“Credo che sia un artista chiunque sappia fare bene una cosa; cucinare, per esempio”.
Anche il famoso artista contemporaneo Andy Warhol considerava la cucina una forma d’arte, perché in realtà tutto ciò che prevede la creatività può essere considerato arte. La cucina è in continua evoluzione, ogni cambiamento nasce da un’idea, un’intuizione; la cucina racconta delle storie individuali o collettive, che nei piatti trovano la loro espressione. Il continuo cambiamento ha seguito anche le tendenze, i trend del momento e se guardiamo ai giorni nostri, una delle abitudini più diffuse è quella di fare combinazioni insolite di sapori, sperimentare sempre nuovi aromi anche a contrasto. Tecnicamente viene chiamato food pairing, l’abbinamento di materie prime differenti, sapori a volte anche contrastanti, ma che nell’insieme risultano un’esplosione di gusto.
Il concetto di food pairing viene poi spesso utilizzato nell’abbinamento tra cibo e drink, in quanto è una tendenza insita nei bartender di creare nuove combinazioni, utilizzando materie prime particolari e soprattutto studiare sempre nuove tecniche di cottura e di aromatizzazione, pensiamo ad esempio ai cocktail molecolari.
In tutta Italia ci imbattiamo in locali in cui ci vengono proposte bevande per accompagnare i cibi che stiamo mangiando, ma è sempre corretto ciò che viene proposto? Purtroppo no, perché per riuscire a consigliare la giusta combinazione di sapori, ci vogliono anni di studio, di formazione e di pratica sul campo. Accompagnare una pietanza eccellente con un drink, aumenta nel cliente l’esperienza gustativa, ma saper creare la perfetta armonia di sapori e profumi non è cosa facile, sicuramente il vino è una delle bevande più utilizzate in questo senso e riuscire ad abbinarlo nel modo giusto, costituisce da sempre motivo di dibattito nel settore enogastronomico.
Il turismo è un ambito in cui il food & wine pairing sta prendendo sempre più piede e in molte destinazioni italiane è possibile trovare percorsi, tour, itinerari del gusto, dove poter assaporare i prodotti tipici del territorio abbinati ad altrettanti vini. L’Umbria è probabilmente tra le regioni con il numero più alto di esperienze enogastronomiche, un luogo adatto per coloro che vogliono scoprire i piatti di un tempo e i vini. La cucina Umbra è molto semplice e tradizionale, è frequente la presenza di legumi e cereali come frumento, farro, orzo e avena, infatti tra i piatti tipici ci sono minestre e zuppe.
Le lavorazioni non sono troppo elaborate ma ne esaltano in maniera netta i sapori. Così come i cibi anche i vini Umbri vantano un certo successo, con un’antica tradizione che parte addirittura dagli etruschi e dai romani. I vitigni presenti sul territorio sono molti, in parte autoctoni ma con una percentuale anche di quelli internazionali. La produzione di varietà bianche e rosse è abbastanza equilibrata con una lieve percentuale di rossi, tra gli autoctoni abbiamo il Sagrantino con una produzione limitata a Montefalco o il Grechetto, il vino bianco più famoso dell’Umbria.
Visitando l’Umbria non sarà così difficile imbattersi in enoteche, cantine o vigneti che vi proporranno di fare degustazioni dei loro vini IGP o DOC abbinati ad altrettanti presidi dello slow food Umbria, ma aspetto più interessante sono le spa di lusso umbria dei resort, che offrono un’esperienza multisensoriale e propongono trattamenti al vino con annessa degustazione, facendovi inebriare dall’avvolgente aroma della pregiata bevanda.