Può accadere, anzi, accade, che per parlare della stessa cosa si usano due termini diversi. In questo caso vogliamo parlare di: brand identity e identità grafica. Ma questi due concetti: sono davvero la stessa cosa o è giusto scinderli?
Beh, per rispondere alla domanda, no, non sono la stessa cosa e per essere precisi, la traduzione testuale di brand identity è identità di marca, invece in inglese identità grafica è visual identity. Ma allora perchè questi termini vengono scambiati?
Ma cos’è la brand identity?
La brand identity è la personalità di un business e ciò include:
- il nome
- il payoff
- la parte grafica
- tutti gli elementi che ne identificano le sfaccettature (quindianche la mission, la vision, i valori).
La brand identity è come dall’esterno le persone percepiscono ‘attività, sia a livello visivo che emozionale. È quello che si vive quando si entra in contatto con il business, in un modo qualsiasi: è una parte importante della nostra attività. La riconoscibilità, l’unicità, quel quid in più!
E quindi cos’è invece l’identità grafica?
Come si legge nel Business dictionary, l’identità grafica è fatta dagli elementi di grafica pubblicitaria che si vedono di un brand: colori, forme, che veicolano messaggi che non possono essere compresi solo a parole. Parlando in modo più ampio, l’identità visiva può insistere su elementi come: l’architettura dell’edificio, o gli schemi di colori e/o il codice di abbigliamento.
La brand identityè quindi fatta da tanti elementi che possono essere raggruppati tra di loro in altri sottoinsiemi. Uno di questi è l’identità grafica. L’identità grafica è solo una fetta di quella del brand.
L’identità grafica è quindi l’insieme di elementi di grafica che caratterizzano un’azienda: logo, colori, caratteri tipografici, pattern, griglie di impaginazione, simboli.
L’identità di un brand è molto più complicata della sola grafica: dentro c’è anche strategia e soprattutto comunicazione. Per ogni parte dell’identità di marca vi sono delle figure professionali specifiche che sanno trasformare le sue qualità negli elementi di cui si ha bisogno per essere riconoscibili!
Ogni azienda dovrebbe avere una sua identità grafica. Un’identità unica che non somigli a nessun’altra!
Per come l’ha pensata Seth Godin: è “la teoria della mucca viola”. Tra milioni di mucche bianche e nere, il brand deve essere proprio la mucca viola! Non basta avere un logo per essere una purple cow. Si parla di complessità e di un insieme di cose che da sole non significano molto ma che insieme sono il tuo marchio.
Affidarsi a dei professionisti
Ora che conosciamo qual è la differenza tra queste due cose, per iniziare con un’attività ci sono quindi tante cose da mettere in tavola. La cosa importante, quasi fondamentale, è avere una visione di insieme sull’attività.
Prima di prendere decisioni importanti è necessario impostare a priori cose essenziali come: il nome del brand, il suo tono of Voice, il tuo target. Perché? Perché quando ci si rivolge ad un graphic designer, è necessario presentare punti chiave solidi e imprescindibili, per dare delle basi su cui poi lui/lei potrà lavorare per creare in concreto il business visivamente!