L’ora dell’aperitivo è ormai diventata un momento immancabile nelle vite degli italiani. Se all’inizio degli anni novanta si trattava solo di bere dei drink prima di andare a cena, nel tempo abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione, che ha completamente modificato il concetto dell’aperitivo classico.
Oggi la combinazione tra la bevanda ed il cibo non può mancare, perché non si tratta più di un frugale incontro tra amici, ma un vero momento di relax e piacere da condividere con amici o colleghi dopo il lavoro. Il nostro territorio vanta un’offerta gastronomica molto vasta, quindi se all’inizio si proponevano solo dry snacks, ora la bevanda viene accompagnata con un’incredibile varietà di pietanze, accostamenti ovviamente influenzati, dalle specialità del singolo territorio oltre che dalle tendenze in voga tra i clienti.
Tra i criteri principali per scegliere un locale vi è sicuramente il cibo, ma non si parla solo da un punto di vista qualitativo, ma anche della presentazione, infatti si è notata una evoluzione anche nelle modalità di presentazione dei prodotti.Siamo passati dal servire singoli piatti con assaggi, a dei veri e propri buffet, in cui si servono, primi, vari tipi di vegetali, prodotti lievitati come focacce, pizza e pane, ma anche una parte dedicata al dolce e di solito si tratta di crostate, ciambelloni o dolci tipici; con questi buffet più che di aperitivi si parla diapericena, dei veri sostituti del pranzo o della cena.
La tradizione culinaria Italiana è molto variegata e si differenzia da regione a regione, così come le abitudini delle persone sono differenti. Per questo motivo anche l’ora dell’aperitivo non è uguale ovunque, prima di tutto nelle scelte delle bevande. Al nord si tende a preferire il Campari, lo Spritz o un calice di prosecco, al centro molto diffuso è il negroni, ma anche i vini vengono scelti di frequente, anche al sud sono spesso i calici di vino, bianco o rosso ad accompagnare le pietanze del buffet. L’elemento che fa veramente la differenza è però il cibo, se al nord si tende di solito a consumare dei piatti con piccoli fritti, qualche assaggio di affettato, bruschette miste e tramezzini, spostandosi al sud la situazione è completamente stravolta.
In regioni come la Calabria, la Sicilia o Puglia, l’aperitivo, proprio per la sua natura di momento di condivisione e socializzazione, deve prevedere delle pietanze che accompagnino la lenta degustazione della bevanda; per questo motivo, si tende ad offrire dei prodotti che sono più simili ad uno dei pasti principali della giornata, parliamo di fritture di mare, insalate di mare, pasta, focacce e pizze, salumi e formaggi tradizionali, insomma un banchetto luculliano. Nelle regioni centrali a farla da padrona sono i taglieri di prodotti locali, dai salumi ai formaggi, accompagnati da miele autoprodotto e confetture, tutto rigorosamente slow food e tutto abbinato spesso ad un buon calice di vino, infatti molto diffusi sono gli aperitivi con degustazione nelle vigne o nelle enoteche dell’Umbria o della Toscana.
Come viene scelta la location per l’aperitivo?
Nel momento in cui bisogna scegliere la location, i clienti valutano diversi aspetti, ovviamente il cibo e l’offerta dei drink sono importanti, ma altrettanta importanza viene data alla parte esperienziale, quindi si tende a preferire un luogo particolare, in grado di suscitare emozioni; i clienti non vogliono solo consumare un semplice aperitivo Assisi, ma vogliono vivere un’esperienza. Ad Assisi vi sono diverse location degne di essere visitate nell’ora dell’aperitivo, Terrazza dell’Hotel Nun con un’incantevole vista di Assisi, Cantina Saio, una location in cui è possibile fare un aperitivo con un buon calice di vino all’interno di una vigna o ancora se siete in centro potreste andare al Bibenda, un’enoteca in cui la proprietaria, esperta sommelier, vi illustrerà i vini scelti e la loro storia, abbinandoli a salumi e formaggi di primissima scelta.