Biondi Santi, la tenuta del Greppo e la storia del Brunello

Biondi Santi, la tenuta del Greppo e la storia del Brunello

“Il Brunello di Montalcino, uno dei vini più ricercati al mondo, è nato nella Tenuta il Greppo alla fine del 900 ed è diventato in breve tempo, una vera e propria icona per gli amanti del vino.

Durante il “secolo breve” ha fatta molta strada, ed è approdato negli anni 2000 difendendo il suo primato di vino pregiato.

Dopo questa lunghissima storia, però il Brunello, ancora oggi mantiene salde le sue radici nella cantina Biondi Santi, che continua a produrre Brunello di altissima qualità, mantenendo alta la cultura e la tradizione di questo nobile prodotto.

Brunello Biondi Santi, le annate

Come sottolineato da tutti gli esperti enologi del mondo, compresa la prestigiosa rivista Gambero Rosso, le annate più vecchie dell’etichetta Biondi Santi restano dei veri e proprio gioielli dell’enologia.

Eleganti, dall’acidità contenuta quando ancora sono giovani, intensi e corposi quando invecchiano bene.

Un Brunello che riesce a sprigionare aromi e sapori straordinari, ma sempre in grado di restare vivace e persistente al sapore.

Una tradizione lunga secoli

La passione con cui la Tenuta il Greppo si dedica alla produzione del Brunello continua anche oggi, e mai come nel caso della famiglia Biondi Santi, possiamo parlare di una vera dinastia del vino, iniziata nell’800 e che continua ancora oggi, portando avanti innovazione e tradizione.

Tanto che il clone sangiovese utilizzato dalla cantina porta il suo stesso nome “Brunello Biondi Santi 11” il noto BBS 11.

L’azienda, infatti, è stata per lungo tempo l’unica ad imbottigliare il Brunello, fino agli anni ’50 circa.

Successivamente altre aziende vinicole hanno iniziato a produrre Brunello, anche grazie alla accresciuta notorietà di questo straordinario vino.

Brunello: caratteristiche

Il Brunello di Montalcino è un vino elegante, dal colore granata limpido, ma brillante e vivace. Il suo profumo è forte ed intenso, con sentori di frutti di bosco, e un pizzico di vaniglia.

Ama i periodi lunghi di invecchiamento che lo rendono aciutto ed esaltano i sentori di frutta secca. Viene servito in ampi bicchieri a una temperatura di 18-20 C°.

Per questo motivo si consiglia una cantinetta refrigerata per vino a doppia temperatura.

Se siamo di fronte a un Brunello molto vecchio (alcune annate danno il loro meglio dopo 30 anni di invecchiamento) è bene scaraffarlo e lasciarlo decantare per almeno un’ora, così da ossigenare il vino e lasciarlo sprigionare tutti i suoi fantastici aromi, Il Brunello di Montalcino DOCG, è un vino armonico che si abbina con funghi, tartufi, e in generale con piatti molto sapidi e complessi a base di carni rosse, maiale e selvaggina.

Sicuramente, è un vino da evitare con pesce e carni bianche, infatti il suo sapore intenso e prolungato finirebbe per sovrastare troppo queste categorie di alimenti.

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